Le Città del Quarto d’Ora!
Durante la pandemia, il lavoro a distanza è diventato un must praticamente ovunque e molte aziende prevedono di mantenerlo tale. Questa re-integrazione di lavoro e casa minaccia uno dei cardini dell’era industriale: i Central Business Districts, ovvero quei quartieri degli affari, che comprimono impiegati nei grattacieli.
Dato che i lavoratori, ad oggi, difficilmente tornerebbero nei loro cubicoli, le vecchie torri per uffici potrebbero essere trasformate negli alloggi a prezzi accessibili che tanto saranno necessari dopo la pandemia.
Anche le attività non lavorative sono state trasformate. Ristoranti, intrattenimento e fitness si stanno sempre più spostando all’aperto, occupando uno spazio che un tempo era designato alle auto. La pandemia sta creando prototipi per una città permanentemente post-automobile, incentrata sull’uomo. Le città si stanno avvicinando alla concezione della una “città del quarto d’ora”, dove le principali attività quotidiane – tra cui lavoro, scuola e shopping – possano essere svolte a pochi passi o a poche pedalate da casa.
La pandemia ha sbloccato un potenziale sempre più ampio per rinascita dei quartieri – quella che l’economista Joseph Schumpeter ha notoriamente chiamato “distruzione creativa” su scala urbana. La crisi ha lasciato ai governi poca scelta se non quella di adottare un approccio rapido, per tentativi ed errori. Le straordinarie innovazioni emerse nella pedonalizzazione, nell’alloggiamento a prezzi accessibili e nella zonizzazione dinamica evidenziano la potenza dei circuiti di feedback positivi