Cosa ci dicono 631 Città del Futuro?
Quando Bloomberg, all’inizio di quest’anno ha sfidato i sindaci di tutto il mondo a presentare le loro migliori idee per riprendersi dalla pandemia, la risposta è stata travolgente: 631 città di 99 paesi hanno presentato idee, progetti e suggestioni.
Prima di annunciare la top 50, vale la pena riflettere sulla straordinaria diversità di idee e approcci in quelle 631 applicazioni, metà delle quali provenivano da città in paesi in via di sviluppo ed emergenti. Considerate nel loro insieme, queste voci rappresentano il quadro più chiaro al mondo delle priorità delle città che emergono dalla pandemia di Covid-19: dove sono le città in termini di risposta e ripresa continue, dove vogliono andare e come sperano di arrivarci. Sono un piano d’azione globale per garantire che dimostra che non si appiattisca la curva dell’innovazione urbana nel momento in cui la crisi svanirà.
In termini di problemi che le città stanno affrontando, non dovrebbe sorprendere che la salute e il benessere siano saliti ai vertici. Più della metà delle città (337) ha avanzato idee in questo settore. Al secondo posto c’è ripresa economica e crescita inclusiva (327), seguita da uguaglianza e buon governo (226) e clima e ambiente (163). A un livello più granulare, i problemi specifici che le città cercano di affrontare includono la salute mentale (57 domande), la disoccupazione (38), i rifiuti (34), la sicurezza alimentare (32), lo spazio pubblico (26), l’istruzione (24) e il divario digitale (23).
Tendenze importanti sono emerse anche dalla geografia. Ad esempio, in Africa, dove si prevede che le popolazioni urbane crescano più rapidamente che in qualsiasi altra parte del mondo, un terzo delle domande riguarda il puntellamento delle infrastrutture di base. Al contrario, in Europa e Nord America, l’inclusione sociale è il tema predominante. Ciò è particolarmente vero negli Stati Uniti, dove le città stanno facendo i conti con un’eredità di ingiustizia razziale: il 62% delle domande statunitensi affronta diversi aspetti di questo problema, come la costruzione della ricchezza dei neri. Al contrario, nella nostra ultima sfida dei sindaci, nel 2018, solo il 4% delle città candidate degli Stati Uniti ha cercato di affrontare l’ingiustizia razziale.
Fonte: https://www.bloomberg.com/news/articles/2021-06-09/the-future-of-urban-innovation